Protezioni balistiche e "protection levels"

Protezioni balistiche e “protection levels”


Cercando sul web è facile imbattersi in moltissimi siti e blog dedicati ai giubbotti antiproiettile e più in generale alle protezioni balistiche, nei quali si fa spesso riferimento al livello di protezione, con frasi del tipo “Body armor level II”, piuttosto che “balistic plates level IV”, etc. La realtà è che molte persone non conoscono nello specifico questo tipo di classificazione e la tipologia dei calibri dai quali, i prodotti caratterizzati da tali livelli, possono proteggerci. Con questo articolo non intendiamo fornire informazioni esaustive sull’argomento, ma semplicemente offrire al lettore medio, non particolarmente esperto nel settore, una chiave di lettura che possa aiutarlo in una prima grossolana fase di scelta dell’eventuale protezione balistica.

Esistono due tipologie  principali di protezione balistica – soft e hard. La protezione può essere realizzata impiegando vari materiali, tra cui la ceramica, il titanio, l’acciaio, il polietilene ed il Kevlar; a seconda del tipo di materiale utilizzato e della tecnologia costruttiva adottata la protezione balistica può essere impiegata per proteggere l’operatore praticamente da qualsiasi cosa in grado di sparare: a partire da armi da fuoco in calibro .22 fino ad arrivare al calibro .30.

L’impiego dei vari materiali e delle tecnologie disponibili sul mercato consente di produrre giubbotti antiproiettile particolarmente leggeri, che offrono una maggiore vestibilità e agilità per l’operatore, ma che ovviamente garantiscono una protezione minore, o di contro, Body armour più pesanti ed ingombranti, ma che garantiscono una maggiore protezione. In sostanza, le varie protezioni sono progettate in relazione al livello di rischio atteso. Per esempio, molti agenti di polizia indossano giubbotti antiproiettile di Livello IIIA, perché è statisticamente più rilevante la possibilità che si trovino a dover fronteggiare armi di piccolo calibro, mentre i militari per lo più indossano protezioni di livello III e IV in grado di resistere munizioni sparate da fucili d’assalto di maggior calibro.

La US National Institute of Justice (NIJ) fissa le linee guida relative al giubbotti antiproiettile ed è l’istituzione che definisce il significato di ogni livello. Esistono sei categorie principali di protezione balistica secondo il NIJ: livello I, livello II A, livello II,  livello III, e livello IV. Esistono inoltre delle categorie speciali che consentono ai produttori di realizzare particolari protezioni a specifiche minacce per alcune categorie di personale.

Livello I

Rappresenta il livello minimo e identifica una protezione  morbida in grado di fermare proiettili calibro .22 con una massa media di 2,6 g. Questo giubbotto antiproiettile è tutto sommato leggero ed in grado di essere indossato, durante il servizio, per tutta la giornata.

Livello IIA

Questo livello rientra ancora nella categoria delle protezioni morbidi, tuttavia è in grado di fermare proiettili camiciati FMJ 9 millimetri da 124 grani o .40 S & W da 180 grani. E’ essenziale sottolineare che questa protezione è in grado di arrestare solo alcuni colpi .40 S & W e 9 millimetri. Una raffica di proiettili in questi calibri può penetrare agevolmente attraverso protezioni di livello IIA. Tuttavia, questa sembra essere una delle protezioni più performanti e leggere disponibili sul mercato.

Livello II


Questa categoria, ancora di tipo soft, rappresenta fondamentalmente un piccolo passo avanti rispetto alla categoria precedente, offrendo una protezione leggermente migliore. Le protezioni di livello II  possono fermare la maggioranza di proiettili camiciati da 9 millimetri e .357 JSP. Sebbene tali giubbotti siano meno leggeri dei precedenti, garantiscono ancora una buona mobilità.

Livello IIIA

Ultima categoria di tipo soft, destinata a fermare la maggior parte di munizioni per pistola, rappresenta il più alto livello associabile ad una protezione morbida, fino ad oggi. Questo giubbotto antiproiettile è in grado di arrestare proiettili fino al calibro .44 magnum hollow point da  240 grani.

Livello III


Protezione di tipo “hard”, ma flessibile. Questo tipo di protezione è principalmente pensata per la difesa da  proiettili  incamiciati per fucile, fino al calibro 7,62×39 dell’AK-47. Anche se questa protezione è in grado di fermare alcune tipologie di munizioni per fucile è tutto sommato leggera e maneggevole; di contro non garantisce protezione contro la maggior parte di proiettili blindati e da cecchino.

Livello IV

Come la categoria precedente, anche questa è una protezione di tipo Hard. Questa è la categoria maggiore prevista dal NIJ ed è  sviluppata per garantire protezione dalla maggior parte dei proiettili corazzati penetranti per fucile fino al calibro .30 da 166 grani. Questo giubbotto antiproiettile può fermare la maggior parte dei proiettili per fucile di precisione, incluso il munizionamento del Dragunov in 7.62x54R. Questa categoria caratterizza i jacket meno maneggevoli e più pesanti.

ICW – In Conjunction With

Molto spesso si usa indossare delle piastre aggiuntive inserite in apposite tasche di giubbotti con protezione “soft”, determinando quindi una configurazione nota come “insieme” (in lingua inglesa detta “in conjunction”). Convenzionalmente, una piastra che viene inserita nella tasca di un corpetto di  livello IIIA, porta la categoria dell'”insieme” ad un livello IV. Tuttavia, è importante ricordare che quando una piastra è classificata ICW, significa che sarà unicamente in grado di fornire una protezione adeguata se utilizzata congiuntamente ad un giubbotto antiproiettile genericamente di livello IIIA o comunque del livello specificato.

       

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